Oggi, caro Luigi Ilardo, avresti compiuto 74 anni. Ti immaginiamo qui, tra noi, circondato dagli affetti più cari, con lo sguardo fiero di chi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte, di chi ha sfidato il buio per portare un frammento di luce. Ma la tua voce è stata spezzata, il tuo passo fermato da chi temeva la verità.

Eppure, Luigi, non ti hanno cancellato. Sei ancora tra noi, nei racconti di chi sa, nelle indagini che continuano, nei sospetti che prendono forma, nelle coscienze che, grazie a te, non trovano pace davanti all’ingiustizia. Sei nelle pagine di quella storia che non è ancora stata scritta fino in fondo, ma che porta il tuo nome inciso tra le righe.

Sei un uomo delle scelte difficili, di coraggio silenzioso, di sacrificio estremo.

Hai indicato la strada che altri hanno cercato di oscurare, hai parlato di legami pericolosi, di trame insidiose, di verità che avrebbero potuto cambiare il corso della nostra storia. E per questo ti hanno tolto tutto, pensando forse di spegnere per sempre la tua voce.

Ma noi oggi, nel giorno del tuo compleanno, vogliamo restituirti quello che ti è stato negato: il rispetto, la memoria, il riconoscimento che meriti. Ti diciamo grazie, Luigi, con il dolore di chi sa che il tuo sacrificio pesa come un macigno sulle coscienze di questo Paese, ma anche con la speranza che un giorno la tua verità venga pienamente alla luce.

Buon compleanno, Luigi.

Ovunque tu sia, sappi che non sei stato dimenticato.