La voce di un Padre che scopre l'amore per le sue figlie

La lettera di Luigi Ilardo a Mimma

Questa lettera, indirizzata a Mimma, la compagna di un amico defunto di Luigi Ilardo, rappresenta uno spaccato intimo e commovente della vita dell’infiltrato catanese. Dopo aver ricevuto una lettera da sua figlia, condivide con Mimma le emozioni, le lacrime e il dolore per il tempo perduto. Un documento che ci permette di entrare nel cuore di un uomo diviso tra il passato e il desiderio di riscatto. In questa lettera, scritta con il cuore aperto, Luigi esprime tutta la sua emozione dopo aver ricevuto un messaggio da sua figlia Luana. Le sue parole trasudano nostalgia, rimorso e una dolce speranza per il futuro.

Cara Mimma, oggi pomeriggio ho ricevuto una lettera da mia figlia Luana, l’ho letta e riletta ripetutamente e per molto tempo le lacrime hanno rigato il mio viso

Ti sto scrivendo perché ormai ti reputo parte integrante della mia vita e come tale desidero che tu sappia i miei tormenti, le mie ansie ed i momenti di intima felicità come questo, che assalgono il mio animo. Sono state lacrime di commozione e felicità, perché per la prima volta mi rendo conto che le mie figlie non sono più delle bambine. Questa realtà mi dà la dimensione di quanto ho perduto in questi anni di forzato allontanamento che nessuno potrà mai farmi recuperare.

Accludo a questa mia lettera, quella di mia figlia, con due precisi motivi, il primo è che voglio dividere con te questa mia felicità, il secondo è più una preghiera, quello di conservarmi questa lettera per quando sarò libero, non me la tengo qui, perché l’idea che durante le perquisizioni dovrebbero leggerla le guardie mi dà tanto fastidio.

Più la leggo e più le lacrime continuano a rigare il mio viso, la dolcezza e l’amore che traspare dalle sue parole, specialmente in questo passo:

«Papà mi devi scusare ma tu sei l’unica persona con cui mi posso sfogare perché io vivo perché tu vivi, tu non vivi, io non vivo».

Mi accorgo solo ora di aver buttato al vento gli anni più belli delle mie figlie e, come per incanto, mi sento come uno che si sveglia da un lungo sonno, e all’improvviso si trova in una realtà diversa da quella che immaginava. Luana è molto matura, forse tutta la situazione venutasi a creare con la morte di mia madre l’ha fatta maturare molto più in fretta. Spero e prego Dio che mi dia la fortuna di ottenere la semilibertà, perché credo che se riuscirò ad ottenerla sarò in grado di ridare alle mie figlie quella sicurezza e felicità di quando sono stato fuori l’anno scorso. Nella parte finale della sua lettera tocca anche l’argomento di sua madre, dopo aver esaltato me, fa un paragone con sua madre, che non ha mai voluto bene perché sua madre non ne voleva a me. Ti rendi conto nel suo silenzio quanto avrà sofferto per questa situazione? E io non potrò rassegnarmi per averle dato questa vita.

Se potessi tornerei indietro, chissà quante cose non avrei fatto,

ma è una amara consolazione perché questa vita ad ognuno di noi ci riserva qualcosa, sia esso bello che brutto. Sta a noi cogliere i lati positivi di essa e ciò può avvenire

solo dopo aver saputo dare i giusti valori a quelli che sono gli affetti più cari, gli unici in grado a renderci migliori, imprimendo così la giusta svolta alla nostra vita.

In questi momenti di riflessioni profondi, mi rendo conto che questi signori che mi stanno perseguitando non sono riusciti a modificare quelli che sono i sentimenti del mio animo.

E malgrado le sofferenze e le restrizioni che subisco, sono ancora capace di esternare parole di comprensione, di amore o di perdono, a seconda dei casi, cosa che in questi luoghi rimane solo una utopia. Allora convengo con me stesso, che non riusciranno mai a scalfire la mia personalità ed i miei sentimenti.

Non fare parola con nessuno di questa lettera, Luana ci rimarrebbe male se sapesse che l’ho fatta leggere a te, non può capire ciò che ci lega. Un giorno che sarò libero ti chiederò di restituirmela, perché sarà questa lettera a ricordarmi questi momenti tristi, squarciati come le nuvole da un raggio di sole, da un momento di felicità dovuta alla lettura della lettera stessa.

Ti abbraccio con affetto Gino

A breve la lettera di Luana Ilardo al papà Luigi